Un professionista della Medicina non sveste mai il camice. Non dico che sia un supereroe, anzi, ma è sicuramente un uomo consapevole del percorso scelto al netto dei tanti anni di studio.
Pertanto anche al di fuori delle consuetudini lavorative, degli orari ambulatoriali, provo a dedicarmi, per quanto possibile, alle domande che mi vengono rivolte anche nei momenti più disparati.
Personalmente lo faccio sempre con piacere, non dico per dire. Ho imparato che i dubbi della maggior parte delle persone (non solo dei pazienti) meritano molto rispetto. Perchè se inascoltati, possono generare ipocondrie, difficoltà, preoccupazioni.
La mia, in questo caso, non è nemmeno deontologia. E’ coscienza. Attenzione nei confronti altrui. La conoscenza di una materia specialistica, impone al contempo un’umiltà sana. Non urlata.
Inevitabilmente, non tutti possono avere dimestichezza con terminologie e diagnosi. La cognizione di questa naturale condizione, mi spinge a quella che gli amici chiamerebbero serena accettazione degli interrogativi più vari.
E col tempo, il mio lavoro, si è dovuto interfacciare con una dimensione più ampia. La rintracciabilità ormai non rimane confinata a un numero di telefono dedicato, a una segreteria disponibile all’occasione.
Lo stesso blog che state leggendo, in fondo, cerca di essere utile anche per quanto vi sto descrivendo. I social, le ricerche raffazzonate su internet (che sovente inducono alla confusione chi non è conoscitore di una materia), restano un palliativo blando rispetto a una necessità contingente.
Ci vuole misura. Dosare una spiegazione scientifica cercando di essere chiari e al contempo semplici (nel linguaggio soprattutto) rimane l’alternativa.
Ecco il motivo per il quale oggi vi porrò con questo articolo una serie di domande (e relative risposte) che spesso mi vengono poste ripetutamente. Sperando siano utili a chiarimenti che in alcune occasioni vi “arrovellano” i pensieri.
Buona lettura!
1 – COSA VUOL DIRE AVERE UN CICLO REGOLARE?
Le mestruazioni sono regolari se tra un ciclo e l’altro l’intervallo di tempo varia tra i 26 ed i 34 giorni, con uno scarto che non deve superare i 4 giorni (in più o in meno) tra una mestruazione e l’altra.
2 – E’ VERO CHE SI OVULA A MESI ALTERNI DALLO STESSO OVAIO?
La possibilità di ovulare ogni mese dall’ovaio di destra piuttosto che da quello di sinistra è assolutamente casuale. Non è detto che le ovaie lavorino a mesi alterni, può infatti capitare che per diversi mesi sia lo stesso ovaio ad ovulare.
3 – QUANTO IMPIEGA IN MEDIA UNA DONNA A RIMANERE GRAVIDA?
In media una coppia fertile con età media di circa 25 anni e con rapporti sessuali regolari, ha circa il 20-25% di probabilità di ottenere una gravidanza ogni mese. Si stima che circa l’85% di queste coppie avrà successo in un anno di rapporti liberi. Queste percentuali sono estrapolati da coppie che avevano relazioni non protette su di un intervallo di 12 mesi.
Molte volte i pazienti mi domandano: “Dottore ma noi non abbiamo mai cercato precisamente il momento dell’ovulazione”. Rispondo che l’evento “gravidanza” se non ci sono problematiche di sorta si produce in tutti i modi in circa l’85% delle coppie sane. Se ciò non avviene è molto probabile che per qualche ragione la fecondazione e/o l’impianto embrionario non si produce. In questo caso è necessario consultare uno specialista.
4 – PER QUANTO TEMPO SOPRAVVIVONO GLI SPERMATOZOI NELL’APPARATO GENITALE FEMMINILE?
Normalmente la sopravvivenza media in vagina è di 2-4 ore, anche se si sono ritrovati spermatozoi mobili anche dopo 16 ore dal rapporto. Una volta superato l’ostacolo “vagina” la sopravvivenza degli spermatozoi si allunga in maniera importante. Il canale cervicale (punto di passaggio tra vagina e utero) offre agli spermatozoi un rifugio. Le cripte del canale cervicale agiscono come un punto di immagazzinamento degli spermatozoi che vengono “rilasciati” volta per volta per continuare il cammino verso le tube passando per l’utero. Il tempo medio di sopravvivenza globale pertanto è di 2-5 giorni per poter arrivare raramente a mantenere la capacità fecondante anche per 7 giorni.
5 – IL FUMO E L’ALCOL INTERFERISCONO SULLA FERTILITA’ MASCHILE?
Negli uomini, gli studi osservano un minor numero di spermatozoi, una minore mobilità e maggiori anomalie nella forma e nella funzione degli spermatozoi. Sebbene gli effetti del tabacco sulla fertilità maschile siano meno apprezzabili, gli effetti nocivi del fumo passivo sulla fertilità delle partner femminili e l’evidenza che il fumo influisce negativamente sulla qualità dello sperma suggeriscono che il fumo negli uomini dovrebbe essere considerato come un fattore di rischio per l’infertilità.
Ci sono sempre più studi che stabiliscono una relazione tra fertilità e consumo di alcol tanto per gli uomini che per le donne. Secondo diversi studi, il consumo considerevole di alcol può incidere sulla fertilità negativamente associandosi a un numero inferiore di spermatozoi, livelli più bassi di testosterone e aumento degli estrogeni. Nelle donne, bere alcolici può causare cicli mestruali irregolari e periodi anovulatori.
6 – PER QUANTI GIORNI AL MESE UNA DONNA SI PUO’ CONSIDERARE FERTILE?
Poiché gli spermatozoi mantengono la loro maggior capacità fecondante per circa 72-96 ore dopo l’eiaculazione e la cellula uovo può essere fecondata per circa 12-24 ore dopo l’ovulazione, si può considerare che il periodo fertile è all’incirca di 4 giorni (più o meno tra il 10° ed il 14° giorno in un ciclo di 28 giorni).
7 – CHE COS’E’ IL VARICOCELE: PUO’ ESSERE CAUSA D’INFERTILITA’?
Il varicocele è una dilatazione delle vene spermatiche che circondano il testicolo, è una patologia più frequente a sinistra e la si riscontra nel 10% circa degli uomini, nella maggioranza dei casi è del tutto asintomatico. Può essere diagnosticata durante una visita urologica quando il paziente sta in piedi ed è avvertito come un leggero rigonfiamento al di sotto del testicolo.
La teoria più ampiamente accettata per spiegare la correlazione tra varicocele ed infertilità è relativa all’innalzamento della temperatura: l’aumento di flusso ematico nello scroto dovuto alla presenza di queste varicosità determina un innalzamento della temperatura dei testicoli (normalmente di 1° C inferiore a quella del corpo). Non esistono prove comunque per supportare questa spiegazione ed inoltre molti specialisti non sono affatto convinti della correlazione tra varicocele e sterilità visto che questa patologia è molto frequente in uomini con liquido seminale assolutamente normale.
8 – L’INTERVENTO CHIRURGICO PER IL VARICOCELE PUO’ MIGLIORARE LA FERTILITA’?
E’ un argomento decisamente controverso. L’intervento trova sicura indicazione quando la patologia è grave (III°) e sintomatica. Nel caso invece la diagnosi di varicocele sia di grado lieve o moderato (I° e II°) non è assolutamente provato che l’intervento chirurgico possa migliorare la concomitante dispermia (riduzione di numero e/o mobilità degli spermatozoi). Nella stragrande maggioranza dei casi la situazione del liquido seminale resta del tutto invariata anche dopo l’intervento, se comunque dovessero verificarsi dei miglioramenti, questi sono sempre di modesta entità tanto da non spostare di molto la diagnosi fatta prima dell’intervento chirurgico.
Non bisogna poi dimenticare che il varicocele resta un intervento chirurgico che richiede anestesia, andrebbe quindi proposto in casi ben selezionati, mentre purtroppo sta sempre più diventando un intervento chirurgico “di moda”.
9 – LA TERAPIA ORMONALE PER L’UOMO MIGLIORA LA FERTILITA’?
La terapia farmacologica trova sicura indicazione solo nei casi in cui ci sia un provato deficit ormonale (ipogonadismo ipogonadotropo) situazione peraltro molto rara. Nei casi in cui la dispermia non sia associata a valori ormonali al di sotto dei range di normalità la terapia con gonadotropine (ormoni) è da ritenersi del tutto empirica. E’ molto frequente (noi non ne siamo sostenitori sistematici) anche la prescrizione di altre sostanze (per esempio carnitina, bioarginina e vitamine in genere) che hanno ancor minore efficacia.
10 – E’ POSSIBILE CHE LE TUBE SIANO APERTE, MA NON FUNZIONINO CORRETTAMENTE?
Sicuramente la pervietà tubarica è indispensabile perché i gameti maschile e femminile si possano incontrare. La funzione della tuba non si limita però ad essere solo un canale di collegamento, ma tramite movimenti della sua posizione terminale e delle ciglia che rivestono il suo interno, recupera ovocita e spermatozoo permettendone l’incontro e una volta avvenuta la fertilizzazione sospinge l’embrione verso la cavità uterina. Nel caso quindi la tuba per lesioni infiammatorie o meccaniche perda la sua funzione mobile la sola pervietà non garantisce la fertilità.
11 – E’ VERO CHE LA FERTILIZZAZIONE IN VITRO AUMENTA IL RISCHIO DI MALFORMAZIONI?
Esiste un rischio di anomalie congenite in tutte le gravidanze del 2-3% e benché l’IVF non garantisca una protezione dall’avere dei neonati patologici, non aumenta questo tipo di rischio. Attualmente sono ormai nati migliaia di bambini in tutto il mondo con questa tecnica e non è stato segnalato alcun tipo di aumento nell’incidenza di patologie fetali.
12 – CHE COS’E’ L’ENDOMETRIOSI?
L’endometriosi è una patologia che colpisce le donne in età fertile dovuta alla presenza di tessuto endometriale (che normalmente riveste le pareti interne dell’utero) al di fuori della cavità uterina. Pur non trovandosi nella sua sede normale, questo tessuto si comporta anch’esso ciclicamente, aumentando di volume e sfaldandosi (mestruazione). Le conseguenze dirette legate alla presenza di sangue in cavità addominale sono: dolori durante la mestruazione, dolore ai rapporti sessuali, formazione di aderenze, formazione di cisti e produzione di sostanze tossiche per i gameti. La patologia endometriosica rappresenta circa il 20% dei casi di sterilità femminile.
13 – L’UTERO RETROVERSO E’ CAUSA DI INFERTILITÀ?
L’utero retroverso di per sé non è causa di infertilità. Circa il delle donne infatti presenta questa variazione anatomica in cui l’organo è inclinato posteriormente anziché verso la vescica. L’intervento di correzione chirurgica, eseguito routinariamente un tempo, oggi non ha più indicazione.
Fecondazione assistita a Salerno, presso il centro di Pma Criagyn.