Si sa, i nove mesi che precedono la nascita sono i più emozionanti e temuti dalla madre in dolce attesa e capita di non sentirsi pronti o preparati.

Il medico è sicuramente la prima persona alla quale rivolgersi e che potrà chiarire ogni singolo dubbio. Di seguito troverai dei consigli su cosa evitare in questi mesi e soprattutto perché.

 

Partiamo con ordine:
  • Perché i primi tre mesi sono i mesi più “delicati”?

I primi tre mesi di gravidanza sono definiti i “più critici” in quanto si verificano i passaggi più delicati della gestazione come l’annidamento e l’organogenesi.

Qualunque perturbazione in questa fase potrebbe comportare il rischio di aborto spontaneo o danni al nascituro.

In questa fase è importante ridurre il più possibili i rischi legati all’effetto di agenti esterni che possono essere potenzialmente dannosi come stili di vita inadatti, droghe, fumo e alcool

 

  • Quali sono gli effetti di questi agenti esterni sul bambino?

Elencheremo gli effetti dei più comuni agenti esterni a cui si va incontro durante la gravidanza:

  • FUMO: il fumo materno durante la gravidanza è associato a misurazioni fetali ridotte dopo il primo trimestre, in particolare la dimensione della testa e la lunghezza del femore. Questo avviene perché il fumo comporta la riduzione dell’apporto di ossigeno, il quale è essenziale per la crescita del bambino. Inoltre, il monossido di carbonio è in grado di attraversare la placenta con altre sostanze cancerogene della combustione e se accade nella prime settimane causa un aumento dell’incidenza di malformazioni fetali. È documentato che nelle donne fumatrici il tasso di aborti del primo trimestre è più alto rispetto alle donne che non fumano.

 

  • ALCOOL: vi sarete tutte imbattute nel detto “bevi birra che fa latte!”. Per fortuna si sa ad oggi che non solo non è vero ma è anche dannoso. Sarebbe opportuno, infatti, non bere alcolici se si pianifica una gravidanza e non consumerne neanche durante l’allattamento. L’uso di alcol durante la gravidanza può provocare al nascituro diverse anomalie strutturali, comportamentali e neuro- cognitive che vengono raggruppate nella sindrome definita feto-alcolica. La stima di prevalenza corrente di FAS (sindrome feto-alcolica) è pari a 1.2 su 1.000 nati vivi.

 

  • DROGHE: l’assunzione durante i nove mesi è un fatto gravissimo e comporta ritardo di crescita uterino, malformazioni congenite. Nel 60-80% dei nati da madri che hanno fatto uso di droghe si osserva la sindrome di astinenza neonatale ed è strettamente legata al tipo di droga utilizzata, ai quantitativi e alla durata.

 

 

  • Durante la gravidanza evitare di “mangiare per due”!

Se hai già avuto una gravidanza ti sarai sentita dire questa frase molte volte. Ebbene durante la gravidanza è importante prediligere una dieta sana prestando attenzione alla qualità e alla quantità dei cibi. Ingerire, infatti, più del necessario durante la gestazione può determinare un aumento eccessivo di peso con comparsa di diabete gestazionale o ipertensione. Il diabete gestazionale è un’alterazione dei livelli di glucosio e può comportare problemi di salute nel feto e nella donna poiché aumenta del 30% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel corso della vita. Di norma regredisce dopo il parto ma può ripresentarsi a distanza di anni.

 

 

  • Infezioni alimentari in gravidanza: cosa evitare!

Il periodo della gestazione è molto delicato in quanto il sistema immunitario è meno efficiente bisogna quindi apportare alcuni accorgimenti affinchè non si creino danni alla madre e al bambino.

I microrganismi più diffusi e potenzialmente pericolosi in gravidanza sono la salmonella e il toxoplasma.

  • La salmonella è un batterio Gram- negativo che per via della sua forma a bastoncino è normalmente presente nell’apparato gastrointestinale. Si trova nell’ambiente, nel suolo e nelle acque e possono essere individuati come parassiti nell’intestino degli animali e dell’uomo. Nelle donne in gravidanza l’infezione da salmonella può dare complicanze come: disidratazione, batteriemia, artrite reattiva. Il ceppo salmonella typhi, se contratta durante la gravidanza può essere trasmessa al feto e causare complicazioni come nascita prematura e aborto.
  • Il toxoplasma invece è un protozoo il cui ospite definitivo è il gatto. Se la gestante non ha contratto precedentemente l’infezione deve apportare alcuni accorgimenti. Il toxoplasma si attiva dopo 24h dalla deposizione delle feci; quindi, non è necessario allontanare il proprio gatto, basta utilizzare dei guanti di protezione durante il cambio della lettiera ed evitare di assumere cibi crudi e frutta con buccia

 

 

 

 

 

 

 

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