Le donne in gravidanza sono considerate una popolazione a rischio per le infezioni respiratorie virali, come le infezioni da COVID-19 (Corona Virus Disease) e l’influenza stagionale, per le possibili conseguenze sulla madre e sul feto. Per quest’ultima è raccomandato il vaccino in gravidanza all’inizio della stagione influenzale. In assenza di un vaccino contro il SARS-CoV-2, virus responsabile della COVID-19, alle donne in gravidanza e ai loro contatti sono raccomandate le comuni azioni di prevenzione primaria che prevedono l’igiene frequente e accurata delle mani e l’attenzione a evitare il contatto con soggetti malati o sospetti, secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute e delle istituzioni internazionali[1,2,3]. Al momento non si hanno informazioni circa la suscettibilità delle donne in gravidanza alla patologia da nuovo coronavirus SARS-CoV-2[4].

La comunità scientifica italiana dei neonatologi, pediatri, ginecologi e ostetriche (SIN, SIMP, SIP, SIGO, AOGOI, AGUI e FNOPO) ha aderito all’iniziativa dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di istituire un gruppo di lavoro, coordinato dal Centro Nazionale di Prevenzione delle Malattie e di Promozione della Salute (CNaPPS), al fine di prendere in esame e divulgare gli aggiornamenti della letteratura scientifica sul tema COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento[5].

Il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), in collaborazione con il Royal College of Midwives, Royal College of Paediatrics and Child Health, Public HealthEngland and HealthProtection Scotland, ha pubblicato un documento informativo sull’infezione in gravidanza da Covid-19che viene costantemente aggiornato[6].

In particolare si raccomanda di sottoporre a test per la ricerca del SARS-CoV-2 tutte le donne che al momento del ricovero per parto manifestano sintomi suggestivi di COVID-19 e di considerare tutte quelle sintomatiche come potenzialmente contagiate. L’evidenza di co-infezioni all’interno di alcuni nuclei familiari ha inoltre promosso la richiesta di misure preventive, come il frequente lavaggio delle mani e la mascherina, ai partner asintomatici che desiderano accedere all’unità di ostetricia per assistere alla nascita mentre sono categoricamente esclusi i partner positivi al virus che devono rispettare l’indicazione all’isolamento.

Per quanto riguarda il parto, in caso di sintomi materni suggestivi di infezione sospetta o certa, si raccomanda, quando possibile, di rimandare i cesarei e le induzioni programmate per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione all’interno dell’ospedale.

Il RCOG raccomanda di evitare il parto in acquaper le donne con infezione da SARS-CoV-2 a seguito dell’evidenza di una trasmissione del virus per via fecale.

Meritano attenzione le evidenze sull’importanza dell’utilizzodella TAC del torace, ritenuta un esame essenziale nella valutazione delle pazienti con complicazioni polmonari da COVID 19. In caso di indicazione clinica il documento raccomanda di eseguire la TAC senza ritardi motivati dal timore di danni fetali.

Per quanto riguarda l’allattamento, non ci sono evidenze di trasmissione verticale del virus attraverso il latte materno [7,8]. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) conferma come, al momento, non sia stato trovato il virus nel latte materno in donne affette da COVID-19 [4]. Inoltre è stato testato il colostro alla prima poppata [9], nonché è stata verificata l’assenza del virus anche a 5, 6 e 7 giorni dal parto. Sulla base degli studi già descritti in precedenza, diversi autori ribadiscono la non plausibilità della trasmissione verticale attraverso il latte materno [10],[11],[12],[13]. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel suo documento [14] non raccomanda la separazione madre-bambino e indica che la madre può continuare ad allattare “considerati i benefici dell’allattamento e il ruolo insignificante del latte materno nella trasmissione di altri virus respiratori”.Nell’aggiornamento del 15 marzo 2020 il Collège National desGynécologues et ObstétriciensFrançaissostiene le posizioni della SocietéFrançaise de Néonatologie e del Groupe de PathologieInfectieursePédiatrique che “attualmente non raccomandano la separazione madre bambino e non controindicano l’allattamento”. Suggeriscono l’uso della mascherina e le misure d’igiene per la madre; nessuna mascherina, invece, per il bambino/a [15].

Anche l’OMS, l’UNICEF e il Ministero della Salute, raccomandano alle madri di rispettare tutte le misure igieniche, tra cui il lavaggio delle mani e l’uso della mascherina quando si trova nelle vicinanze del bambino o della bambina [5,6]. Nel caso in cui madre e bambino/a debbano essere temporaneamente separati, si raccomanda di aiutare la madre a mantenere la produzione di latte attraverso la spremitura manuale o meccanica che dovrà essere effettuata seguendo le stesse indicazioni igieniche[4,16].

Si richiama, inoltre, la guida operativa “L’alimentazione dei lattanti e dei bambini piccoli nelle emergenze” per gli aspetti relativi alla gestione dei piccolissimi (0-2 anni) in caso di emergenza da nuovo coronavirus SARS-CoV-2[17].

I quattro Royal Colleges, Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, Royal College of Midwives, Royal College of Paediatrics and Child Health, Royal College of Anaesthetists, e l’Obstetric Anaesthetists’ Association hannorilasciato una interim guidance, costantementeaggiornata. Relativamente alla gestione post natale e all’allattamento il documento riporta [6]:

  • Le indicazioni della Commissione Cinese sono di isolare la madre infetta e il suo bambino per 14 giorni. Questa applicazione del principio di precauzione alla madre e al suo lattante sano non dovrebbe essere presa alla leggera, dati i potenziali effetti dannosi sull’allattamento e sul bonding. Data l’attuale limitata evidence, si consiglia che le donne e i lattanti sani, che non richiedano altrimenti cure neonatali, siano tenuti insieme alle proprie madri nell’immediate periodo post-partum.
  • È raccomandata la discussione dei rischi/benefici con i neonatologi e le famiglie che dovrebbe essere finalizzata a individualizzare l’assistenza nei bambini più suscettibili.
  • Tutti i bambini/e nati da madri COVID-19 positive dovrebbero essere soggetti a un monitoraggio stretto e appropriato e presi in carico tempestivamente per le cure neonatali, qualora necessario. I bambini nati da madri risultate positive al tampone dovranno essere soggetti a follow up e sorveglianza dopo la dimissione.
  • Alla luce dell’evidenza disponibile, si consiglia che i benefici dell’allattamento superano qualsiasi rischio potenziale di trasmissione del virus attraverso il latte materno. I rischi e i benefici dell’allattamento, incluso il rischio di tenere il bambino a stretto contatto con la madre, dovrebbero essere discussi con lei.

 

Bibliografia

  1. Ministero della Salute. Nuovo coronavirus. Prevenzione e trattamento. http://www.salute.gov.it/…
  2. Ministero della Salute. Nuovo coronavirus – Dieci comportamenti da seguire. http://www.salute.gov.it/…
  3. World Health Organization. Q&A on coronaviruses (COVID-19). https://www.who.int/…
  4. CDC. Frequently Asked Questions and Answers: Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) and Pregnancy [Internet]. Available from: https://www.cdc.gov/…
  5. https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento
  6. RCOG, RCM, RCPCH, RCOA, OOA (2020). Information for healthcare professionals Coronavirus (COVID-19) Infection in Pregnancy.
  7. Li, Y., Zhao, R., Zheng, S., Chen, X., Wang, J., Sheng, X., … Sheng, J. (2020). Lack of Vertical Transmission of Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2, China. EmergingInfectiousDiseases, 26(6), 2-5.
  8. Li, Y., Zhao, R., Zheng, S., Chen, X., Wang, J., Sheng, X., … Sheng, J. (2020). Lack of Vertical Transmission of Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2, China. EmergingInfectiousDiseases, 26(6), 200287.
  9. Chen, H., Guo, J., Wang, C., Luo, F., Yu, X., Zhang, W., … Zhang, Y. (2020). Clinical characteristics and intrauterine vertical transmission potential of COVID-19 infection in nine pregnant women: a retrospective review of medical records. The Lancet, 0(0).
  10. Epicentro 27 febbraio
  11. Epicentro 4 marzo
  12. Epicentro 12 marzo
  13. Yang, H., Wang, C., & Poon, L. C. (2020). Novel coronavirus infection and pregnancy. Ultrasound in Obstetrics &Gynecology : The Official Journal of the International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology, 10–12.
  14. WHO. Home care for patients with suspected novel coronavirus (nCoV) infection presenting with mild symptoms and management of contacts. https://www.who.int/…
  15. CNGOF. Prise en charge aux urgencesmaternitéd’unepatiente enceinte suspectéeouinfectee par le coronavirus (COVID-19) – v1 (15/03/2020)
  16. WHO. Home care for patients with suspected novel coronavirus (nCoV) infection presenting with mild symptoms and management of contacts. https://www.who.int/…
  17. Infant Feeding in Emergency Core Group. (2017). L’alimentazione di lattanti e bambini piccoli nelle emergenze. Guida Operativa per personale di Primo Soccorso nelle emergenze e per i Direttori di progetto. V3.0. https://www.epicentro.iss.it/…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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