Congelamento degli ovuli. Oggigiorno le donne si trovano sempre più costrette a posticipare la ricerca di una gravidanza. La crioconservazione degli ovociti è una procedura che permette di crioconservare i propri ovuli quando la loro qualità è ancora ottimale per garantirsi la possibilità di posticipare la maternità.

PER CHI È CONSIGLIATO FARE LA CRIOCONSERVAZIONE DI OVOCITI?
  • Donne giovani che devono ricorrere alla chemioterapia o a trattamenti radioterapici per patologie oncologiche. Questi trattamenti potrebbero ridurre completamente la fertilità di queste donne.
  • Donne che per varie ragioni si trovano a dover posporre nel tempo la ricerca di un figlio (Social egg freezing)
  • Donne con endometriosi o con una storia familiare di menopausa precoce

 

COSA FARE DEGLI OVOCITI CRIOCONSERVATI?

Gli ovociti crioconservati possono essere in qualsiasi momento:

  • Utilizzati per un trattamento di PMA
  • Trasferiti in un altro centro su richiesta della paziente
  • Donati per la ricerca o ad altre coppie
  • Essere distrutti

 

IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO?

Il trattamento si articola in diverse fasi:

1: colloquio in un centro specializzato per l’infertilità di coppia e la PMA

2: valutazione della riserva ovarica mediante dosaggio ormonale

3: ecografia transvaginale con conta dei follicoli antrali e misurazione della volumetria ovarica

4: prelievo ovociti

5: congelamento in azoto liquido (-196°C)

 

  • Valutazione della riserva ovarica mediante dosaggio ormonale: come avviene?

 

La valutazione della riserva ovarica descrive due importanti aspetti: la quantità e la qualità degli ovociti. La riserva ovarica viene valutata tramite:

  • Dosaggio dei livelli basali di FSH:

    la sua funzione è quello di indurre lo sviluppo e la maturazione dei follicoli ovarici ed è il marker più utilizzato per determinare la riserva ovarica. Deve essere misurato eseguendo un prelievo di sangue in 2°-4° giornata del ciclo mestruale poiché la produzione di questo ormone varia nelle diverse fasi del ciclo ovarico. Valori di ormone follicolo-stimolante (FSH) > 10 mUI/mL o livelli di estradiolo > 70 pg/mL al 3o giorno del ciclo mestruale suggeriscono una diminuzione della riserva ovarica.

  • Dosaggio dell’ormone AMH:

    l’ormone antimulleriano viene prodotto dai follicoli ovarici e il suo valore è un indicatore della fertilità femminile perché consente di valutare il numero di follicoli primordiali residui.

 

  • Conta dei follicoli antrali e calcolo del volume ovarico

L’indagine viene eseguita nei primi giorni del ciclo mestruale, dal 2° al 4° giorno, quando è possibile osservare i follicoli antrali. In condizioni di buona fertilità si osservano in genere almeno 5-7 follicoli antrali in ogni ovaio e ciascuno diametro compreso tra 2 e 10mm. La rilevazione dei follicoli antrali serve a valutare il numero di ovociti rimasti in un determinato periodo.  Nelle casistiche in cui la conta antrale presenti una quantità di follicoli bassa (da 1 a 5 follicoli) è sintomo di una limitata riserva ovarica e, di conseguenza, un trattamento di PMA avrebbe minori probabilità di successo. Se invece i valori dell’esame presentano un’elevata quantità di follicoli antrali, è sintomo di ottima riserva ovarica e di probabilità elevate di esito positivo di un successivo trattamento di PMA.

 

  • Pick up ovocitario

Il prelievo degli ovociti avviene per via transvaginale sotto guida ecografica in sedazione profonda al fine di eliminare ogni possibile dolore. Il prelievo dura circa 10-15 minuti nella quale tutti i follicoli verranno aspirati, raccolti in provette e consegnati al biologo il quale attraverso la valutazione microscopica ha lo scopo di controllare quanti ovociti sono presenti. Successivamente verranno selezionati gli ovociti maturi che saranno utilizzati per il congelamento.

 

  • Congelamento degli ovociti

Per crioconservazione ovocitaria si intende il congelamento di ovociti in azoto liquido per conservarli nel tempo, mantenendone inalterate le condizioni.

 

BIBLIOGRAFIA

Merck Manual. Problemi relativi agli ovuli. Rebar RV (ed.), Western Michigan University, Homer Stryker, School of Medicine.

 

Grynnerup AG, Lindhard A, Sørensen S. Recent progress in the utility of Antimüllerian hormone in female infertility.

 

La Marca A, Giulini S, Tirelli A, et al. Antimullerian hormone measurement on any day of the menstrual cycle strongly predicts ovarian response in assisted reproductive technology (ART). Hum Reprod 2007

 

Muttukrishna S, McGarrigle H, Wakim R, et al. Antral follicle count, anti-mullerian hormone and inhibin B: predictors of ovarian response in assisted reproductive technology? Blog 2005

 

 

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